Consumismo Natalizio

Buongiorno a tutti.

Manca meno di un mese ad una delle orge consumistiche più acclarate al Mondo: Natale.

Molti di voi già hanno storto il naso, ma è così. Quando ero bambino, credevo che nascesse qualcuno, un pò più grande, ero impaziente per stare con i miei parenti a mò di festa e far finta di essere più felici. In realtà, si fa finta che tutto vada bene, i soliti motti incessanti dei centri commerciali e dei grandi marchi che ci invitano a spendere a suon di slogan e di immagini studiate a tavolino, rendendoci così, meno ricchi di quanto la Tv ed i mass media ci fanno credere. Immagino le fila di famiglie in crisi economica con il sorriso falso stampato sulle facce sempre meno genuine, che tentano di essere meno tristi comprando regali che butteranno dopo qualche mese, quando si giungerà alle orge consumistiche pasquali. E vedo bambini sempre più viziati che chiedono regali impossibili attraverso la “letterina di Babbo Natale” e genitori in preda a rimorsi e sensi di colpa per trattare i figli come pacchi postali, che alla fine si indebitano ancor di più per render loro meno tristi. Che tristezza, abbiamo lasciato che il consumismo travolgesse tutto. Lo abbiamo talmente fatto nostro, che anche le emozioni e le cose più belle siano a consumo, una sorta di prostituzione delle proprie esperienze, un tot alla volta che costa tot.

Mi raccomando, se dovete spendere, non lo fate in quei grossi ammassi di cemento chiamati Centri commerciali, dove a suon di musica, testi ed immagini si compra con la bava al cervello da buone pecore schiavizzate ed immobilizzate, anzi, ci sono tanti piccoli artigiani e tantissimi piccoli commercianti, che producono ancora oggettistica genuina e di qualità, e mi raccomando, meno consumismo e più senso della famiglia.

Non lasciate che la Vostra Vita sia governata dai Marchi.